Pastore Del Caucaso
A cura del Prof. Dr. Franco Simoni Medico Veterinario Impavido, marcatamente territoriale, diffidente con gli estranei e devotamente attaccato al padrone, il Pastore del Caucaso è primariamente un cane da Pastore. L’approccio conoscitivo corretto a questa razza deve infatti considerare la pastorizia delle regioni delle regioni dell’ex. U.R.S.S. l’ambiente naturale dove ha avuto il Suo sviluppo caratteriale e morfologico. Una pastorizia selvaggia dove il Pastore del Caucaso viene lasciato solo per giorni a custodia degli armenti e solo deve contestualmente provvedere a se stesso e alla protezione dei greggi a lui affidati da lupi e orsi affamati. Nella sua memoria di razza conserva quindi la spiccata attitudine alla difesa di ciò che gli è caro, che sia un gregge o la sua famiglia, pronto a dare tutto il possibile senza indugio alcuno per tale obiettivo. Solo recentemente dal 1930 è stato utilizzato per compiti di guardia e militari ed il nuovo standard del 2011, a differenza di quello precedente che considerava, a torto, come una caratteristica di razza l’aggressività , ha giustamente recepito l’aggressività addirittura come difetto eliminatorio e non insita sicuramente nel carattere del pastore del Caucaso. Cane da Pastore quindi prima di tutto (riduttivo l’originario nome di cane da ovile caucasico “Kavkazskaia Ovcharkaâ€), dal carattere forte e riservato, incorruttibile guardiano della proprietà , tra le mura domestiche è dolce e protettivo soprattutto con i più piccoli e con i bambini si rivela un piacevole compagno di giochi, a patto che questi non lo molestino eccessivamente con giochi violenti. Calmo, riflessivo e per nulla prepotente in quanto conscio della propria mole e forza fisica, diviene aggressivo solo in caso di pericolo reale per le persone che ama. Tali tipicità caratteriali si scorgono però solo e solo se tale razza viene lasciata libera di svolgere le sue funzioni come madre natura impone: guardia agli armenti. Nel nostro centro allevativo “Jacopone da Todiâ€, proprio per questo da sempre il Pastore del Caucaso è libero di correre dalle praterie ai boschi a custodia dei greggi che liberi vi pascolano. Solo così mai sarà inutilmente e senza motivo aggressivo e sempre sarà incorruttibile guardiano di ogni tipo di proprietà e solo in caso di pericolo reale a persone o cose sotto il suo controllo, efficacemente manifesterà le necessarie reazioni aggressive nei confronti di chi entra nella sua proprietà senza permesso o di chi mette in pericolo la sua famiglia, sempre facendo prevenire l’attacco vero e proprio da evidenti segnali di minaccia quali ringhi abbai e pelo dritto. Riteniamo il pastore del Caucaso l’erede più realistico dell’antico e mitico Molosso del Tibet, giunse in Armenia ed in altre zone del Caucaso al seguito di tribù nomadi dedite alla pastorizia, solo recentemente è arrivato in occidente, passando attraverso la Polonia ex Cecoslovacchia e Ungheria. Relativamente al nuovo standard morfologico del 2011 la testa è larga e massiccia con assi cranio- facciali paralleli e con lo stop percettibile ma non chiaramente marcato, tartufo nero, muso ampio, occhi piccoli di forma ovale dal marrone scuro al nocciola, le orecchie triangolari naturalmente pendenti inserite alte e distanziate, il mantello qualsiasi monocolore (tranne per il nero o blu genetico), colore screziato o a macchie, il pelo diritto con sottopelo molto sviluppato più lungo sulle orecchie, attorno al collo (criniera) e sul posteriore delle cosce, i piedi sono grandi ovali compatti e chiusi, il corpo è armoniosamente costruito, grande con massiccia ossatura ed un potente sistema muscolare di forma leggermente rettangolare, il dimorfismo sessuale è ben pronunciato. Il peso ideale per i maschi è 55 kg, per le femmine 50 kg mentre l’altezza per i maschi 73-77 cm, per le femmine 69-72 cm. Di ottima salute, consigliamo, come tutti i cani di taglia gigante, di non sollecitare le articolazioni ancora in crescita del cucciolo con salti e scale. I suoi pasti devono essere abbondanti e molto proteici, data la sua notevole mole. Il Pastore del Caucaso necessita di un padrone capace di diventare un capobranco da rispettare e stimare, che sappia imporsi e che allo stesso tempo non pretenda di sottoporlo a sottomissioni e coercizioni insensate che non capirebbe. Mai sarà un cane che portato al guinzaglio scodinzoli socievole con tutti, in quanto il suo habitat naturale sarà la guardia al giardino ed a ogni proprietà , la protezione della famiglia e delle persone care al suo padrone per il quale è pronto a dare tutto il possibile fino all’estremo sacrificio. Ma, lo evidenziamo (per un cane dalla forza sovraumana è bene soffermarsi nuovamente), queste tipicità caratteriali e morfologiche si manifestano solamente nel vero pastore del Caucaso che abbia ereditato dai suoi progenitori tutte le caratteristiche e tipicità del cane da pastore e che sia cresciuto fin dai primi mesi di vita in un contesto agro-pastorale libero di muoversi fra boschi e praterie a guardia e protezione dei greggi e proprietà . Franco Simoni
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